Ciao ciao,
domani riapre la bimblioteca.
Con i soldi raccolti dalla vendita giornalini: Euro 220,30 abbiamo comprato 33 libri!
Che bello, domani una bella sorpresa ci sarà nell'espositore delle novità, tralla la.
Il giornalino numero 2 è quasi pronto per le stampe.
Intanto ecco l'esperienza di calici di stelle, raccontata da Federica e Lucrezia.
Lunedì 13 agosto 2007 ho fatto un’esperienza davvero bella con le mie amiche di lettura perché alla sagra di degustazione “Calice di Stelle” ci hanno dato un poasto per vendere il giornalino della Bimblioteca, per acquistare nuovi libri. A chi offriva di più davamo dei segna libri fatti da noi per ricordo, una matita o una collana di Gran Lettore. Abbiamo venduto tutti i giornalini nel giro di poche ore ed eravamo contenti perché grazie al contributo di tante persone abbiamo raccolto una bella somma e così la Bimblioteca si potrà arricchire di nuovi e interessanti libri.
Federica
Quel giorno siamo scese in banchina dove c’era la degustazione dei vini. Non avendo tavoli ci siamo messe in un angolo, abbiamo trovato una scatola di cartone dove abbiamo posato le borse, e Carole è andata a prendere un tavolo.
Io e Federica ci siamo messi a piegare il giornalino nel muro, intanto stavamo trovando una frase che convincesse la gente a dare i fondi per comprare i libri per la nostra Biblioteca. vicino a noi c’er un tavolo dove si sono avvicinate due signore allora gli ho detto a Federica “ascolta, avvicinati a quelle signore e mostrale il giornalini, digli quanto si paga e a quale scopo serve”. Lei prima si mostrò un po’ timida ma poi si fece coraggio e andò, le signore dissero che facevano un giro e poi ritornavano, invece non sono ritornate. Dopo arriva Carole con un tavolo ci sistemiamo e Carole ci dice: “comunque vada sarà sempre un successo”, io improvvisamente mi ricordai quando partecipai alla vendita del miele. Provai ad usare la stessa tattica che avevo usato allora e così incassai i miei primi 5 euro. Spiegai a Federica come doveva fare e formulammo una frase che diceva:”LE INTERESSEREBBE COMPRARE IL GIORNALINO DELLA BIBLIOTECA? COSTA 1 £. CON I FONDI SUCCESSIVAMENTE POTREMMO COMPRARE I LIBRI PER ARRICCHIRE LA NOSTRA BIBLIOTECA E PRESTARNE AI BAMBINI CHE HANNO VOGLIA DI LEGGERE?”.
Alcuni dicevano “TE LI DO SUBITO” altri “NON HO SOLDI” , altri ancora “NON MI INTERESSA” Poi arrivò Giulia e Carole se ne andata perché aveva un lavoro da fare. Poi arriva Loredana. Noi facevamo a turno a chi doveva stare di guardia ai soldi e chi doveva vendere. Verso le 22, 30 arriva Carole e Loredana se ne va. Alle 24.00 io, Federica, Giulia, Carole insieme ad una sua amica andiamo a contare i soldi sotto al castello. Lì contiamo 1, 2, 3 volte ma non riusciamo a capire quanti erano perché ci eravamo fatti prendere dalla gioia.
Lucrezia
domenica 14 ottobre 2007
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La sfera delle meraviglie
C'era una volta un paese lontano con tanti castelli. In ogni castello viveva una bambina o un bambino.
Nel castello più bello viveva la principessa Coroncinadoro. Le bambine e i bambini di quel paese si annoiavano. Stavano sempre chiusi in casa e nessuno di loro giocava con gli altri.
Anche la principessa, si annoiava. L'unico divertimento era la sfera delle meraviglie. Ogni bambina e bambino ne possedeva una.
Nella sfera si vedevano cose stupende: paesaggi, fiori e farfalle. Perciò le bambine e i bambini restavano sempre chiusi in casa e passavano la vita guardando la sfera.
Un giorno la sfera della principessa si guastò: non splendeva più, non si vedevano più cose straordinarie. La principessa diventò triste, tristissima. Allora Coroncinadoro prese la sua sfera e andò a farla aggiustare.
Lontano dal castello viveva un omino che, con un piccolo tocco nel punto giusto, sapeva riparare le sfere. La principessa camminava in fretta perché la via era lunga, molto lunga e lei si annoiava. Almeno si fossero viste farfalle e fiori, nella sfera! Coroncinadoro decise di avere pazienza, molta pazienza e allungò il passo. Prima arrivava e prima la sua vita sarebbe tornata allegra.
Finalmente la principessa giunse dall'omino che fece nuovamente funzionare la sfera, dopo averla toccata nel punto giusto.
La principessa era contenta, molto contenta. Più che camminare, correva e saltava. E tanto saltò che la sfera le scappò, proprio mentre passava su un ponte, cadde nell'acqua e affondò per sempre.
Coroncinadoro piangeva e piangeva.
Senza la sua sfera non avrebbe più visto fiori e farfalle, mai più. La principessa sentì qualcosa nei capelli e alzò gli occhi: per la prima volta in vita sua vide una vera farfalla.
Coroncinadoro la rincorse, ma più che correre volava e rideva. In mezzo a centinaia di farfalle scoprì i colori e i profumi del mondo. Vide il mare e sentì la spuma nel vento. Non che fosse allegra o divertita, ma, per la prima volta, era proprio felice. Venne la notte e la principessa ebbe paura. Ma il buio si accese di mille lucciole e Coroncinadoro fu di nuovo felice.
La principessa torno’ al paese per raccontare la sua avventura: c'era una sfera delle meraviglie... più bella di quella di sempre. Bastava uscire per trovarla: lì c'erano anche i colori e i profumi e ci si poteva muovere dentro. Tutte le bambine e i bambini allargarono gli occhi per la curiosità.
Le bambine e i bambini impararono a correre nei prati e a rotolarsi sull'erba. Conoscevano finalmente una sfera delle meraviglie molto più grande, bella e fantastica di qualsiasi sfera di cristallo: è la Terra.
Nel castello più bello viveva la principessa Coroncinadoro. Le bambine e i bambini di quel paese si annoiavano. Stavano sempre chiusi in casa e nessuno di loro giocava con gli altri.
Anche la principessa, si annoiava. L'unico divertimento era la sfera delle meraviglie. Ogni bambina e bambino ne possedeva una.
Nella sfera si vedevano cose stupende: paesaggi, fiori e farfalle. Perciò le bambine e i bambini restavano sempre chiusi in casa e passavano la vita guardando la sfera.
Un giorno la sfera della principessa si guastò: non splendeva più, non si vedevano più cose straordinarie. La principessa diventò triste, tristissima. Allora Coroncinadoro prese la sua sfera e andò a farla aggiustare.
Lontano dal castello viveva un omino che, con un piccolo tocco nel punto giusto, sapeva riparare le sfere. La principessa camminava in fretta perché la via era lunga, molto lunga e lei si annoiava. Almeno si fossero viste farfalle e fiori, nella sfera! Coroncinadoro decise di avere pazienza, molta pazienza e allungò il passo. Prima arrivava e prima la sua vita sarebbe tornata allegra.
Finalmente la principessa giunse dall'omino che fece nuovamente funzionare la sfera, dopo averla toccata nel punto giusto.
La principessa era contenta, molto contenta. Più che camminare, correva e saltava. E tanto saltò che la sfera le scappò, proprio mentre passava su un ponte, cadde nell'acqua e affondò per sempre.
Coroncinadoro piangeva e piangeva.
Senza la sua sfera non avrebbe più visto fiori e farfalle, mai più. La principessa sentì qualcosa nei capelli e alzò gli occhi: per la prima volta in vita sua vide una vera farfalla.
Coroncinadoro la rincorse, ma più che correre volava e rideva. In mezzo a centinaia di farfalle scoprì i colori e i profumi del mondo. Vide il mare e sentì la spuma nel vento. Non che fosse allegra o divertita, ma, per la prima volta, era proprio felice. Venne la notte e la principessa ebbe paura. Ma il buio si accese di mille lucciole e Coroncinadoro fu di nuovo felice.
La principessa torno’ al paese per raccontare la sua avventura: c'era una sfera delle meraviglie... più bella di quella di sempre. Bastava uscire per trovarla: lì c'erano anche i colori e i profumi e ci si poteva muovere dentro. Tutte le bambine e i bambini allargarono gli occhi per la curiosità.
Le bambine e i bambini impararono a correre nei prati e a rotolarsi sull'erba. Conoscevano finalmente una sfera delle meraviglie molto più grande, bella e fantastica di qualsiasi sfera di cristallo: è la Terra.
Bioallegria acqua pura sia.
Dal sito degli amici di MondoNuovo, ho voluto copiare queste parole, che, in poche parole, scusate il giro di parole (allegria) ci dispiegano l'essenza della guida "detersivi bioallegri" che ci è stata donata con il cuore, (107 copie) non solo per comprare nuovi libri, ma anche per diffondere un fare bioallegro a partire dai bambini, ai quali stiamo compromettendo il futuro con le nostre "comodità".
Buona lettura.
Chiara fresca e dolce acqua
AcquaMadreTerraAcqua
è l'origine di ogni cosa creata, prima ancora che venga creata,è la culla dell'umanità, è la culla del ventre, è la culla del mondoè il liquido primordiale, è la vibrazione essenziale
è la goccia che cade e disseta
è la vita in una perla di emozione
è una goccia come un uovo da cui tutto nasce a cui tutto torna
Acqua di Vita
Acqua che è Madre
Acqua che è il 70% del nostro corpo, è la nostra Anima è la nostra linfa vitale
Acqua Splendore Luminoso
Acqua che abbraccia
Acqua che goccia a goccia scorre, scende nelle profondità della terra, e poi risale, libera nel vento di maestrale ancora sale
il cielo piange Acqua che il viso bagna
Acqua di Sole, Acqua di Linfa, Acqua che è Canto
Acqua che è Fluire verso l'Avvenire.
Anche per l’acqua noi abbiamo scritto questo manuale, forse prima di tutto per lei.
Per proteggerla e cantarla, per esprimere con le nostre e le vostre azioni il nostro rispetto, il nostro ascolto per il suo essere e per il suo fluire.
Ampliare la nostra coscienza sino a sentirci parte di Gea, la terra organismo vivente del quale noi siamo cellule, significa capire che l’acqua della terra è il sangue di questo organismo.
Per desiderare di mantenerla pulita e limpida come l’acqua dei torrenti, come l’acqua della terra nostra casa, nostro essere.
Per questo vi invitiamo a chiedervi ogni volta che lavate: ma c’è davvero bisogno del detersivo? Questo pavimento, che non è unto ma è solo sporco di polvere e di un po’ di terra, non basterà l’acqua a pulirlo? Questi bicchieri, non è sufficiente risciacquarli con un po’ d’acqua?
Vi invitiamo a fare lo sforzo, quando usate il detersivo, a fare un po’ di esperimenti per trovare la quantità minima possibile, che vi consenta di ottenere il risultato che vi serve. Sappiate che le dosi che in genere sono proposte, servono per funzionare sempre e comunque, adatte per persone fanatiche dall’iperbianco che più bianco non si può e terrorizzate dal batterio assassino: sono perciò di solito superiori, a volte anche di molto, alle quantità che sarebbero sufficienti nel vostro caso. Allora vale la pena correre il rischio che qualche volta non si ottenga il risultato cercato, per scoprire quanto è il MINIMO di detersivo che basta per il proprio specifico utilizzo.
Impariamo che l’Acqua non è solo da conservare, è soprattutto da PRESERVARE nella sua purezza. L’Acqua che inquiniamo o NON INQUINIAMO oggi, è l’Acqua che i nostri figli troveranno nel futuro.
Buona lettura.
Chiara fresca e dolce acqua
AcquaMadreTerraAcqua
è l'origine di ogni cosa creata, prima ancora che venga creata,è la culla dell'umanità, è la culla del ventre, è la culla del mondoè il liquido primordiale, è la vibrazione essenziale
è la goccia che cade e disseta
è la vita in una perla di emozione
è una goccia come un uovo da cui tutto nasce a cui tutto torna
Acqua di Vita
Acqua che è Madre
Acqua che è il 70% del nostro corpo, è la nostra Anima è la nostra linfa vitale
Acqua Splendore Luminoso
Acqua che abbraccia
Acqua che goccia a goccia scorre, scende nelle profondità della terra, e poi risale, libera nel vento di maestrale ancora sale
il cielo piange Acqua che il viso bagna
Acqua di Sole, Acqua di Linfa, Acqua che è Canto
Acqua che è Fluire verso l'Avvenire.
Anche per l’acqua noi abbiamo scritto questo manuale, forse prima di tutto per lei.
Per proteggerla e cantarla, per esprimere con le nostre e le vostre azioni il nostro rispetto, il nostro ascolto per il suo essere e per il suo fluire.
Ampliare la nostra coscienza sino a sentirci parte di Gea, la terra organismo vivente del quale noi siamo cellule, significa capire che l’acqua della terra è il sangue di questo organismo.
Per desiderare di mantenerla pulita e limpida come l’acqua dei torrenti, come l’acqua della terra nostra casa, nostro essere.
Per questo vi invitiamo a chiedervi ogni volta che lavate: ma c’è davvero bisogno del detersivo? Questo pavimento, che non è unto ma è solo sporco di polvere e di un po’ di terra, non basterà l’acqua a pulirlo? Questi bicchieri, non è sufficiente risciacquarli con un po’ d’acqua?
Vi invitiamo a fare lo sforzo, quando usate il detersivo, a fare un po’ di esperimenti per trovare la quantità minima possibile, che vi consenta di ottenere il risultato che vi serve. Sappiate che le dosi che in genere sono proposte, servono per funzionare sempre e comunque, adatte per persone fanatiche dall’iperbianco che più bianco non si può e terrorizzate dal batterio assassino: sono perciò di solito superiori, a volte anche di molto, alle quantità che sarebbero sufficienti nel vostro caso. Allora vale la pena correre il rischio che qualche volta non si ottenga il risultato cercato, per scoprire quanto è il MINIMO di detersivo che basta per il proprio specifico utilizzo.
Impariamo che l’Acqua non è solo da conservare, è soprattutto da PRESERVARE nella sua purezza. L’Acqua che inquiniamo o NON INQUINIAMO oggi, è l’Acqua che i nostri figli troveranno nel futuro.
i tre porcellini
Ieri 14 maggio, abbiamo letto insieme i tre porcellini.
Ecco alcune immagini da stampare e colorare.
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